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13° Convegno U.DI.AL., se ne parla ancora

Il 13° Convegno del consorzio U.DI.AL., tenutosi a Bari presso il Parco dei Principi il 31 gennaio scorso, è stato un grande successo.

Se n’è parlato abbondantemente nel numero precedente di Drink Style, ma alcune interviste registrate in occasione dell’evento meritano di essere pubblicate.

Come ogni anno l’assemblea consente in qualche modo di avere una fotografia di quelle che sono le tendenze dei consumi, partendo dai nuovi bisogni dei consumatori e i sistemi distributivi che riguardano cibi e bevande. L’analisi quest’anno è stata affidata ad una dettagliata relazione presentata da TradeLab:

ANGELA BORGHI, TradeLab: «Le prospettive di crescita per il mercato fuori casa sono assolutamente buone per il futuro. E questo sia alla luce dei cambiamenti socio-demografici e degli stili di vita, sia di quello che è accaduto negli anni passati. Il mercato fuori casa è cresciuto e ha continuato a crescere anche durante la recente crisi dal 2007 al 2013, ha registrato solo una leggera flessione nel 2013 e 2014 per poi riprendere la corsa a partire dal 2015. Nonostante le problematiche legate alla riduzione del reddito disponibile, i consumatori hanno pertanto manifestato una domanda “rigida” e hanno continuato ad uscire aumentando la quota di consumi fuori casa a scapito della componente a casa. Le difficoltà economiche degli italiani si sono tradotte, in via più generale, in una riduzione della spesa per i “beni”, come l’acquisto di prodotti food e beverage per il consumo a casa, l’acquisto di abbigliamento, arredamento, automobili; mentre non si è rinunciato alla spesa in “servizi” come la ristorazione, la telefonia, l’intrattenimento. Tant’è vero che si è passati da un’economia di beni a un’economia di servizi, dove ormai dal 2009 i servizi hanno raggiunto e superato la spesa in beni».

ANDREA BOI, TradeLab: «Ci sono una serie di trend di lungo periodo, di modifica del profilo socio-economico degli italiani, di modifica dei loro comportamenti sia negli acquisti fuori casa - cioè presso bar, ristoranti, hotel, ecc. - ma anche nei consumi a casa. Ad esempio, il più importante è la crescita del numero delle famiglie monocomponente, cioè dei single, il che significa case più piccole e meno tempo da dedicare alla preparazione del cibo, quindi, una maggiore domanda di cibi pronti, più consumi fuori casa al ristorante o in hotel. Un secondo tema è quello della struttura della rete di punti di vendita. In questo momento in Italia, dopo anni di ricerca del gigantismo, di centri commerciali e ipermercati sempre più grandi, siamo in una fase di reflusso molto forte, soprattutto nel Nord Italia dove ci sono centri commerciali - come in Lombardia - che hanno chiuso. Più indietro, invece, il Centro ed anche il Sud Italia. In questo momento si sta andando verso la specializzazione sempre più enfatizzata dei punti di vendita ed è lungo questa direttrice di sviluppo che si stanno affermando le catene di profumerie e di beni per la casa (cosiddetti drugstore), le catene di petfood, i supermercati specializzati nel Bio, Eataly, ecc... Terzo tema chiave sono i Cash&Carry che di fatto costituiscono, in questo momento storico, una grande opportunità di business per gli associati UDIAL».

MARCO PESARESI, Dir. Comm. Coca-Cola Italia: «Innanzitutto, è sempre un piacere essere qua e confrontarsi con tanti operatori e con un consorzio così importante per noi. Anno di grandi cambiamenti, questo è un mercato che sta cambiando tantissimo, credo che avrò l’opportunità dopo di parlarne.

L’Ho.Re.Ca. sta cambiando tantissimo, è un canale che sta crescendo molto, i consumi stanno crescendo, ma come sempre aumenta anche la complessità. Quindi, come si vincono le sfide del cambiamento? Adattando l’organizzazione, adattando l’offerta e lavorando in maniera molto più stretta e profonda con i nostri partner commerciali, quindi, con i distributori, riadattando il modello di lavoro insieme. Non è più come un tempo: l’azienda propone un prodotto e il distributore è chiamato a distribuirlo e basta. Bisogna studiare insieme dove mettere questo prodotto, con quali strumenti, con quale proposizione commerciale. Quindi, bisogna essere molto più liquidi, visto che siamo nel mondo delle bevande, molto più veloci e più adattabili».

DARIO SACCO, Customer Manager Heineken Italia: «Ci sono nuove abitudini di consumo e questo è un fatto con cui ci dovevamo confrontare. Sicuramente, aver affrontato in maniera importante questo aspetto da parte del Consorzio U.DI.AL., ci fa capire come il Consorzio è in grado di cogliere questi trend e, in un certo qual modo, di anticiparne quelli che possono essere gli sviluppi. Heineken ha tantissime novità per il 2019 che vanno proprio nella logica di seguire questi trend. Sono trend di natura salutista perché stiamo introducendo sul mercato dei nuovi prodotti che vanno proprio a lavorare sullo spostamento dei consumi dalle bevande gassate a prodotti che hanno, comunque, un contenuto gratificante in termini di gusto, ma anche che faccia, come dire, bene alla salute».

MARCO D’ELICIO, Sales Manager Sud Gruppo San Pellegrino: «Ovviamente non possiamo esimerci ogni anno dal cercare nuovi prodotti, nuove occasioni di consumo come è emerso molto bene anche oggi. È un po’ il mercato che sta chiedendo sempre in modo più forte alle aziende di cercare dei prodotti innovativi in modo da offrire si nostri clienti la possibilità di sfruttare al meglio quella che è l’evoluzione del mercato, che è abbastanza chiara. Oggi l’abbiamo visto molto bene e ci sono dei macro trend che sono ormai globali, mi vien da dire, e ovviamente l’Italia, che è un paese molto importante per il Gruppo San Pellegrino, soprattutto questo territorio, è chiamata a svolgere un ruolo prioritario all’interno di questo mercato. Noi guardiamo con molta attenzione sia il mondo dell’acqua minerale, che per noi rappresenta gran parte del nostro fatturato, ma anche tutto quello che è il mondo delle bibite gassate e degli aperitivi monodose».

ANDREA BERCHIOLLI, Resp. Vendite Conserve Italia: «Sicuramente siamo un’azienda votata al fuori casa, tant’è che abbiamo una divisione specifica con prodotti dedicati al mondo fuori casa, quindi, un mondo che ci sta dando grande soddisfazione in termini di fatturato e sviluppo. Progetti nuovi: linea benessere con una serie di prodotti dedicati al mondo biologico, 100% non zuccherata, quindi, prodotti sostanzialmente in linea con gli ultimi trend di mercato che cavalcheranno quelle che saranno le nuove direttrici future, quindi, tutto quello che sarà lo sviluppo del mercato fuori casa in futuro».

 

LUCA FERRARO, Dir. Vendite Canale Ho.Re.Ca. San Benedetto: «Dai vari ed interessanti interventi ascoltati durante il Convegno,  si evidenzia come oggi bisogna cercare tutte le opportunità in tutti i settori del fuori casa, settore che sta crescendo a discapito dei consumi in casa. Perché questo? Perché oggi vediamo che la gente ha il piacere di uscire e di interagire. Chiaramente anche i tipi di consumo stanno cambiando: oggi bisogna cercare di essere veloci, pronti - parlo come produttore facendo parte del gruppo San Benedetto - quindi, stiamo cercando sempre di più, con l’innovazione che è una delle nostre armi vincenti, di portare sul mercato delle referenze particolari adatte proprio a questo cambiamento che è velocissimo».

ALBERTO SERENA, Amm. Delegato Montelvini: «Noi crediamo di essere molto al passo con i cambiamenti del mercato. Siamo un’azienda produttrice di prosecco ed in particolare di Asolo Prosecco che è un po’ una peculiarità nel mondo delle bollicine. Il mondo del consumo fuori casa sta cambiando molto velocemente e non c’è più il singolo consumo magari di bollicina, di cocktail, di birra, come poteva essere una volta. Ci sono molte contaminazioni e anche il mondo delle bollicine si presta molto a questo tipo di innovazioni e di nuovi consumi da parte di un pubblico giovane che è interessato alle novità e non è finalizzato solo sul consumo tradizionale».

Comm. NICOLA ARNONE, Presidente Gruppo Lete: «Per cavalcare il cambiamento è necessario seguire le richieste del mercato, assecondarlo e comprenderlo, o magari anticipare, quella che è la direzione nella quale va il consumatore. I produttori devono dare delle risposte sia in termini di qualità che in termini di compatibilità con i bisogni dei consumatori. Relativamente al fatto se sia facile o meno interpretare queste esigenze? Rispondo che non è nè facile nè difficile: il mercato va seguito, conosciuto, interpretato, solo in questo modo si risponde con un’offerta chiara e vincente».

Drink style, la rivista

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