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Al via gli stages formativi 2017

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L’esclusiva iniziativa del consorzio  U.DI.AL. dedicata alla crescita professionale dei soci comincia a prendere forma. Il percorso formativo, interamente finanziato dal consorzio, prende il via con due fondamentali categorie merceologiche: gli spirits e la birra. Gli stages su Birra e Spirits si svolgeranno tra aprile e maggio prossimi, mentre la formazione sul Vino sarà organizzata a settembre.

Per la birra gli stage sono affidati alla Unibirra, uno dei più importanti centri di cultura del mondo brassicolo, fondata a suo tempo dal Dr. Franco Re, esperto riconosciuto a livello internazionale, purtroppo scomparso. Oggi Unibirra è condotta, con altrettanta passione e professionalità, dai suoi collaboratori, fra i quali spicca SILVANA GIORDANO.

Gli stage sulla birra, della durata di circa 6 ore, prevedono un percorso didattico strutturato che, partendo da una più generale introduzione alla categoria, entra nelle tecniche di produzione e presenta le diverse tipologie con le quali questa bevanda viene prodotta.

  • Lo stage spiegherà anche:
  • Come proporre il prodotto al meglio ai locali;
  • Tecniche di servizio e temperature;
  • Tecniche di spillatura;
  • Occasioni di consumo e abbinamenti birra-cibo;
  • Prove pratiche di degustazione della birra.
  • Orologi Economici

L’altro settore oggetto degli stage U.DI.AL. sarà il settore spirits e miscelati. Qui la competenza ha il nome di Planet One, network che opera da 26 anni, l’unico certificato nella formazione e consulenze per il settore Food&Beverage con un Team di 85 professionisti e oltre 23.000 clienti serviti.

MARCO RANOCCHIA ha predisposto per U.DI.AL. un’agenda davvero approfondita. Ecco i punti che saranno trattati nel corso della docenza, anche questa della durata di circa 6 ore:

  • Fidelizzare i Clienti acquisiti,
  • Conquistare nuovi Clienti,
  • Vendere di più e meglio la varietà dei prodotti a magazzino.

 

Le sessioni saranno ripetute in 4 distinte aree geografiche: Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna e si concluderanno entro la prima decade di maggio.

Ma perché U.DI.AL. ha deciso di investire nel discorso formativo?

Ebbene, la decisione è stata presa in funzione di un apposito studio compiuto sulla base sociale del consorzio dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli. Dall’indagine è emerso che ben il 98% delle aziende associate reputa importante o addirittura molto importante la formazione. L’indagine ha poi rilevato che vi è una particolare attenzione per approfondire materie come “tecniche di vendita”, logistica e strategia d’impresa. Relativamente alle categorie merceologiche le attese più alte sono riversate su Birra, Spirits e Vino, esattamente le categoria merceologiche oggetto degli stage U.DI.AL. 2017

Grande spazio è stato dato al convegno al percorso formativo che si appresta a compiere U.DI.AL..

RAFFAELE CERCOLA - Docente Università della Campania “L. Vanvitelli”

«La formazione è un aspetto di lungo periodo e spesso si è attenti a risolvere le urgenze sul breve periodo trascurando invece la lungimiranza. Si taglia purtroppo sulla formazione come nella comunicazione e pubblicità. Ma le competenze per affrontare le sfide del cambiamento si formano sia lavorando e con l’esperienza sia nella formazione con stage o confronti con le aziende. È importante la nuova Accademy che formi sia aspetti manageriali che tecniche di vendita, merceologia e merchandising».

Anche il presidente Argentieri, ha voluto in conclusione del convegno rimarcare il valore della formazione.

«La formazione significa cultura e la cultura è l’anima di ogni cosa che facciamo nella vita. Noi puntiamo sulla cultura del lavoro. L’80% fra i nostri soci è giovane e saranno loro a continuare il nostro lavoro. La distribuzione è l’anello dominante e indispensabile ed è collegato alla produzione. È come quando un contadino produce dalla terra ma non sa le quantità, i tempi, come e dove portare i suoi prodotti; l’industria a volte ci chiede in anticipo volumi di vendita necessari, solo noi distributori possiamo dare queste proiezioni perché lavoriamo a stretto contatto con il punto di consumo. Abbiamo fatto convegni regionali, spiegando sul territorio cosa vogliamo fare in futuro. Sono soddisfatto della partecipazione. Ed è importante che tutti i soci siano più propositivi, e lo si è se si è preparati, cioè formati».

Drink style, la rivista

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