Il business dei distributori, specie quello che attiene chi vende bevande, è sempre stato meteopatico. Nel senso che i volumi di vendita più importanti si concentravano, e ancora si concentrano, nei mesi estivi.
Se poi l’estate segna temperature sopra la media, com’è accaduto nella famosa estate 2003 e in quella più recente del 2015, allora le vendite schizzano e, spesso, accade di andare in rottura di stock, produttori compresi. Ma puntare tutte le carte, riporre tutte le speranze nella bella stagione non è il massimo per chi fa impresa. Oggi, del resto, non basta più perché l’economia italiana annaspa e si avvia verso un altro anno di stagnazione. Ad andar bene il PIL (prodotto interno lordo) potrà registrare al massimo un punto percentuale di crescita, quindi i consumi resteranno stabili. Ma non cesserà, invece, di mordere la pressione fiscale a cui vanno aggiunti tutti gli altri cavilli e balzelli che incombono sulle imprese. Nel settore Ho.re.ca., poi, resta ancora irrisolto il problema del credito che diventa sempre più gravoso e ingestibile, con i locali che prendono ormai mesi e mesi prima di pagare la merce ricevuta. In talune circostanze, lo abbiamo raccolto dalla viva voce dei soci U.DI.AL., vi sono alcune strutture stagionali (i famosi chioschi sulla spiaggia) che pagano da stagione a stagione. In questo scenario il mondo della distribuzione, a cominciare da chi opera nel canale del fuoricasa deve necessariamente avviare un compiuto percorso per destagionalizzare il proprio business.
Non è certo facile.
Ma nulla è facile, anche se tutto è possibile. E allora, analizzare al meglio il mercato, individuare nuove occasioni di consumo da proporre ai clienti, diversificare la gamma dei prodotti, proporre del nuovo, vendere servizio, assistenza: in due parole competenza e professionalità. Sono due leve che aprono il mercato, creano nuovi business.
Il consorzio U.DI.AL., per quanto di sua competenza, ha cercato di mettere in campo ogni possibile energia per supportare i suoi associati ad intraprendere questo percorso.
Gli specialistici corsi di formazione che raccontiamo nelle pagine successive vanno proprio in questa direzione, perché lo abbiamo detto e lo ripetiamo, l’estate non basta.
Tuttavia, se ne arriva una caldissima... tanto meglio per tutti.