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Ho.re.ca.: scenari e trend

Perché consumiamo food & beverage fuori casa? L’essere umano è un animale sociale! Questa verità assoluta deve essere il motore della ripartenza del mondo dei consumi fuori casa.

woman-with-pizza.jpg (1.18 MB)La gente, passato il Covid, non vedrà come non vede l’ora di tornare al rito della colazione al bar, dell’aperitivo in piazza, del pranzo di lavoro, del break nel pomerggio e dell’happy hour del tardo pomeriggio, come anche la sera in pizzeria e al ristorante. Tutto questo tornerà. Sia perché l’essere umano è, appunto, un animale sociale, sia perché la vita moderna ci spinge sempre più fuori casa per lavoro, per svago e per tanti altri motivi. Non per nulla il filosofo Oldemburg ha battezzato il fuori casa come il terzo luogo quello dove, dopo casa e lavoro o scuola, l’essere umano (in occidente) passa il resto della sua vita. Ma ora dopo il Covid, cosa succederà quando torneremo a frequentare questi luoghi tanti cari e agognati? Allora vi è un primo scenario dei consumi fuori casa attivati da attività lavorative. Si ricomincerà certamente ad andare al lavoro in presenza ma con una maggiore quota di smartworking e questo porterà inevitabilmente ad una, parziale riduzione della spesa, ad un cambiamento della geografia dei consumi fuori casa legati al lavoro, nel senso che i lunch bar potranno lavorare di meno e di più i locali di quartiere. E vi sarà inevitabilmente un maggiore uso del food delivery, a casa e in ufficio. Un altro scenario sarà dettato dai consumi fuori casa attivati da attività ricreative. Ricominceremo a frequentare spettacoli, a fare attività sportive, a fare shopping: molta voglia di recuperare il tempo perduto ma, attenzione: secondo alcuni esperti lo si farà con risorse più scarse, quindi, prenderà quota un’offerta F&B integrata con le attività svolte. Semplicità e prezzi contenuti e più ampio spazio per nuovi format definiti su specifici menù segmentati.

Altro scenario di mercato e di consumi è legato alle attività turistiche che sono certamente un formidabile traino per l’Ho.re.ca.. I turisti certamente torneranno, più italiani che stranieri per la prossima estate, ma verrà un attimino meno il turismo con la componente business, le aziende programmeranno meno spostamenti sostituiti da meeting virtuali. Ma vi è ancora un altro scenario, quello legato alle attività sociali: finalmente ricominceremo a svolgere i nostri riti sociali fuori casa: incontri amicali e professionali, festeggiamenti, ricorrenze, corteggiamento. E poi, un ultimo scenario sarà dettato dall’accelerazione del digitale, è evidente che questi lunghi mesi di pandemia lasceranno una traccia in tutti i nostri micro comportamenti, anche nei nostri modi di accedere e usufruire dei servizi fuori casa. E allora, se questi sono gli scenari dai quali ripartirà il mondo del fuori casa, quali saranno i driver che lo guideranno dopo il Covid?  Eccoli qui: vi sarà una maggiore attenzione ai prezzi e si cercherà un’offerta coerente con i propri territori e mercati, dove l’enogastronomia del territorio sarà sempre più rivalutata. Si cercheranno locali e format su misura per soddisfare i propri bisogni e nuove esperienze di consumo, personalizzazione del servizio e il tutto sarà poi sempre dominato dal digitale nella ricerca dei locali, nella loro valutazione, nella scelta del menù e nei pagamenti con la massima integrazione del servizio fuori casa a casa, perchè il food delivery non sarà più un optional.

Drink style, la rivista

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