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LA VOCE DEI SOCI

In questo numero de “La Voce dei Soci” pubblichiamo altre due voci di soci che raccontano ai loro colleghi la loro storia, le loro esperienze, le difficoltà e il loro pensiero sul mondo della distribuzione. La rubrica dedicata ai Soci U.DI.AL. continua in questo modo ad essere sempre più il punto di incontro, il luogo dove scambiare conoscenze, raccontare di problemi e soluzioni.

Questa rubrica nasce dalla consapevolezza che non può esserci crescita sociale senza una crescita culturale, mettere insieme le riflessioni, le considerazioni, il sapere di tutti i soci, contribuire in questo modo alla crescita di tutto il gruppo, vale almeno quanto mettere insieme i propri fatturati.

 

FDB SRL DISTRIBUZIONE TIVOLI - ROMA

 

Pierino Chicca, storico distributore laziale, è il fulcro sul quale gira la FDB SRL di Tivoli (Roma).

FDB è l’acronimo di Farina Distribuzione Bevande, dove Farina è il cognome della moglie di Pierino. In azienda, a completare la squadra, ci sono 4 dipendenti, 3 venditori insieme alla nuova generazione dei Chicca: Mirko, che si occupa della gestione della categoria alcolici, super alcolici, acquisti e vendite, mentre Francesca è attiva in amministrazione.

L’azienda è molto conosciuta e apprezzata per serietà e puntualità a Tivoli e zone limitrofe e compie da sempre un certosino lavoro di distribuzione nei locali Horeca.

«Sono in U.DI.AL. - racconta a Drink Style Pierino Chicca - in virtù della personale amicizia che ho il piacere di avere con il presidente Tonino Argentieri. Sin dal 2000, anno in cui è stato fondato il Consorzio, Argentieri, con la sua consueta passione, mi parla di U.DI.AL. e di quanto sia importante fare gruppo. Ebbene, alla fine ho deciso: da sei anni sono socio, prima ero indipendente, ed è stata una scelta di cui non mi sono mai pentito. U.DI.AL. è un grande consorzio. Bene, veniamo al mio lavoro - prosegue Chicca - siamo una classica azienda di distribuzione beverage con un assortimento ampio e specialistico. La categoria birra vede un assortimento di marchi nazionali, una buona gamma di estere e non mancano le artigianali anche se, devo dire, le artigianali - dato il prezzo abbastanza alto e una qualità e un gusto non sempre uniforme - stanno perdendo l’appeal iniziale pur mantenendo la richiesta. L’assortimento è completato con tutto il resto delle categorie merceologiche: dalle acque minerali alle bibite soft drink, fino al vino e agli spirits, dove mio figlio Mirko sta compiendo un ottimo lavoro di sviluppo. Per il resto il nostro mercato non è dissimile da quello degli altri colleghi, anche qui lottiamo contro i volantini della GDO, anche qui facciamo fatica ad incassare i nostri soldi. Un problema che stiamo cercando di risolvere proponendo (a quei clienti più problematici) consegne più frequenti e di minore entità al fine di tenere meglio sotto controllo gli incassi. L’altro grave problema dalle mie parti sono i cosiddetti Bangladesh, locali che vendono bevande e anche alcolici senza permessi a prezzi stracciati, somministrano senza poterlo fare, sono aperti a tutte le ore, insomma è davvero un problema, senza contare che si stanno organizzando anche per la distribuzione. Una concorrenza sleale che nessuno controlla neanche gli enti e organi di vigilanza preposti che con noi sono sempre molto severi».

 

 

 

 

ESSECI DISTRIBUZIONI SRL – MONSERRATO - CAGLIARI

La storia della Esseci Distribuzione Srl, che opera a Monserrato in provincia di Cagliari, comincia oltre trent’anni fa per merito di Salvatore Cicotto, poi dal 2002 si trasforma in Srl e prende l’attuale denominazione. Oggi è guidata da Stefano Cicotto, che si racconta a Drink Style.

«Se oggi mi occupo di distribuzione di bevande lo devo a mio padre Salvatore che all’epoca aveva delle rappresentanze, come ad esempio quello della Birra Ichnusa ed operava sul territorio con il sistema della tentata vendita. Da allora molto tempo è passato, tante cose sono cambiate, eccetto mio padre Salvatore che, con i suoi splendidi 80 anni, visto che è impossibile tenerlo a casa, è ogni giorno qui in azienda e, con la sua gradita e bonaria presenza, continua ad essere il nostro padre distributore. Comunque, è proprio grazie all’indotto aperto da mio padre Salvatore che l’attuale Esseci è ripartita con un portafoglio clienti già acquisito, una notevole esperienza sul campo e quel particolare know-how, necessario per fare al meglio la distribuzione».

Ma come è cambiato da allora il mercato nel Cagliaritano?

«Ebbene - dichiara Stefano - è cambiato tantissimo, prima ricordo fornivamo in prevalenza negozi alimentari e anche supermercati, ma con i cambiamenti che ci sono stati, abbiamo dovuto ampliare i nostri assortimenti, specializzarli ed evolvere sul mercato Horeca. Oggi distribuiamo in un raggio di un centinaio di chilometri dalla nostra sede, abbiamo un paio di venditori e in sede siamo strutturati per assicurare le consegne più celeri e puntuali. Insomma, siamo a tutti gli effetti molto mirati sull’Horeca. Anche per questo continuiamo ad essere un’azienda fortemente vocata al prodotto birra dove, oltre alla vendita della nostra “bandiera birraia” (ovvero la Ichnusa), abbiamo anche in portafoglio marchi nazionali e una buona gamma di birre estere. Il nostro mercato è costruito per il 50% sulla categoria birra, il 20% è fatto dalle acque minerali, il 15% da bibite e soft drink, la rimanente parte da liquori e vini. Il cambiamento che c’è stato, se da un lato ci ha aperto a nuove opportunità, dall’altro ha portato nuove problematiche. Infatti, oggi è molto sentita la contrapposizione, impari a livello di prezzo, con la Grande Distribuzione Organizzata; una contrapposizione dove noi grossisti siamo perdenti a livello di prezzo. Tuttavia la Esseci cerca di risolvere il problema offrendo al cliente il massimo del servizio, facendosi trovare pronta e sempre disponibile al dialogo e al confronto integrando le vendite, non appena l’industria ce ne dà la possibilità, con del materiale di servizio che è sempre utile e gradito dai locali. Rispetto a un tempo lavoriamo con minori marginalità, specie su brand di birra più famosi e richiesti, ma la soluzione la stiamo trovando in un ampliamento di gamma con prodotti esclusivi e di maggior valore. Nel parafrasare il famoso detto che recita: “in ogni difficoltà c’è sempre un’opportunità”, debbo dire che le problematiche legate agli incassi ci hanno costretto ad una radicale selezione della clientela, preferiamo meno clienti ma seri, a loro diamo il massimo, la loro crescita è anche la nostra. In ultimo, devo fare qualche considerazione sul consorzio U.DI.AL. del quale siamo soci da poco più di un anno. Siamo molto soddisfatti del Consorzio, vedo e sento vicinanza, vedo trasparenza, tutela e considerazione del socio e poi, devo dare merito allo sforzo che il consorzio sta compiendo sul lato della formazione. La formazione, la conoscenza, sono i fattori imprescindibili per noi distributori per continuare a fare al meglio il nostro lavoro».

 

Drink style, la rivista

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