Turismo: tra boom di presenze e budget ridotti
Il mondo del fuoricasa è pronto per affrontare il momento dell’anno di maggior lavoro e l’estate 2025 si preannuncia nel complesso positiva. Le prenotazioni registrate dai tour operator evidenziano una crescita media compresa tra il 5% e il 10% rispetto allo stesso periodo del 2024, seppur con andamenti differenziati a seconda dei mesi. Per l’estate si attendono in Italia 65,8 milioni di turisti per un totale di 267,4 milioni di pernotti ed una spesa turistica diretta di 39 miliardi di euro. Quali vacanzieri? Sono in leggero aumento (+5,5%) gli italiani che partiranno, ma cresce anche del +1,7% il numero di stranieri che sceglierà di fare le vacanze in Italia, anche se con un soggiorno ridotto per risparmiare sui costi.Un dato questo che viene confermato anche dal «Turism forecast summer» di Demoskopika per la quale la quota di presenze straniere si attesta al 51,6% con 35,7 milioni di arrivi e poco meno di 138 milioni di pernottamenti, un dato in calo rispetto alla stagione 2024, i viaggiatori internazionali, pur restando affezionati alla destinazione Italia, tenderanno a ridurre la durata del soggiorno, forse per l’effetto combinato dei costi e della competizione crescente di altri Paesi. Anche il potere di spesa non aumenterà: infatti, se per il 2024 è stata stimata una spesa pro-capite di 608 euro, quest’anno scenderà a 593 euro, insomma i turisti stranieri partiranno con la volontà di spendere meno. E allora questo il quadro dell’estate italiana, nel complesso positivo, anche se con qualche spesa in meno. Poi ovviamente c’è da fare i conti dottor Meteo, le cui bizze nel bene o nel male possono davvero fare la differenza nella riuscita di una buona stagione turistica.
MA QUALI SONO LE PREVISIONI...?Ecco le nuove proiezioni del Centro Europeo Meteo per Luglio e Agosto: quest’anno il gran caldo è arrivato presto a bussare alle porte, già dal mese di Giugno con temperature sopra la media e scostamenti rispetto ai valori di riferimento addirittura di +3°C su buona parte dell’Europa centro-occidentale, Italia compresa. La causa va ricercata nella particolare disposizione delle zone di alta e bassa pressione e fare i conti con il temibile anticiclone africano. Il caldo interesserà in particolare le pianure del Nord e le regioni del Centro-Sud. Vista l’origine delle masse d’aria è lecito attendersi le prime vere e proprie fiammate di calore, con i termometri pronti a schizzare diffusamente oltre i 34/35°C, con picchi che potranno sfiorare anche i 40°C su alcune aree. Tuttavia, come capitato anche durante le ultime stagioni estive, non è da sottovalutare il rischio di eventi temporaleschi anche piuttosto intensi pronti ad interrompere le fiammate di caldo africano.
Tornado ai flussi turistici nel 2025 l’Italia si conferma protagonista del turismo globale ed europeo, grazie al fascino intramontabile delle sue mete iconiche e alla capacità di attrarre nuovi segmenti di mercato.
È quanto emerge dall’elaborazione dei dati dell’Osservatorio Turismo di Visit Italy, che rileva come le presenze turistiche, posizionano l’Italia al terzo posto tra i Paesi europei con il 15,2% delle presenze totali in Europa, ma si può fare meglio.
Crescono i flussi internazionali (+1,4%), guidati da Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito, mentre si registra una lieve contrazione del turismo domestico (-2,5%).
La permanenza media è scesa a 6,47 notti (-10,4%), riflettendo una preferenza per viaggi brevi e multi-destinazione.
LA COMPOSIZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA ITALIANAL’offerta turistica italiana si distingue per una varietà di elementi che arricchiscono l’esperienza dei visitatori. Tra i pilastri principali dell’offerta, la forte presenza del settore della ristorazione e dei locali (43%) che evidenzia il ruolo centrale del patrimonio culinario e dell’ospitalità italiana che attrae turisti da tutto il mondo.
Il crescente peso del settore dell’ospitalità (38%), con una preferenza per soluzioni flessibili e personalizzate, sottolinea la popolarità sempre maggiore degli affitti brevi, scelti per rispondere alle esigenze di comodità e adattabilità dei viaggiatori moderni. Mentre il 16% è dedicato al mondo delle attrazioni, segno che questa diversificazione riflette la capacità del turismo italiano di evolversi, adattandosi alle mutevoli preferenze del mercato e puntando su qualità e innovazione per mantenere la propria attrattiva globale.