L’emergenza Coronavirus ci ha fatto precipitare in uno stato di guerra, una situazione che, solo chi ha più di 80 anni oggi in Italia sa veramente cosa significa. Ma è stata una guerra diversa dove il nemico, anche se altrettanto mortale, non lo vedi, o magari lo vedi in ognuno, anche nelle persone che ti sono da sempre vicine. Terribile. Una situazione di emergenza a dir poco angosciante con giornate e notti passate navigando a vista senza poter programmare nulla. Dalla fine della seconda guerra mondiale ci sono state tante altre criticità: terremoti, alluvioni, l’11 settembre, la crisi economica del 2008, ma niente è paragonabile al Covid-19.
E anche sul mercato e nell’ambito economico, Orologi di lusso niente di paragonabile alle crisi e alle crisette che abbiamo avuto in questi anni. Una situazione eccezionale che necessitava di azioni eccezionali, come ad esempio la condivisione da parte di tre importanti realtà consortili italiane (Adat, San Geminiano e Udial) che, collaborativi fra di loro, hanno redatto e inviato ai propri fornitori un documento unitario, una scelta necessaria e intelligente in un momento campale. In guerra ci vuole soprattutto coraggio, unità, condivisione, progettualità comune, altrimenti è già persa in partenza. Di seguito un ESTRATTO della comunicazione diramata in maniera congiunta verso tutta l’industria italiana di produzione, da parte dei tre gruppi sopracitati a firma dei loro rispettivi direttori:
“Gli Associati dei Consorzi Adat, San Geminiano e Udial, con oltre 150.000 esercizi serviti, stanno assistendo al crollo totale degli ordinativi e, come principale anello della catena di trasmissione delle forniture tra Industria ed Esercenti, stanno entrando in una fase di grave difficoltà economico finanziaria.
Nel quadro complessivo crea scompiglio il non intravvedersi ancora un orizzonte temporale di durata del fenomeno: che potrebbe protrarsi per tutta la stagione estiva 2020.
In questo momento, complicato come mai nella storia della distribuzione Ho.Re.Ca in Italia, Vi chiediamo di aprire un tavolo di negoziazione in coordinamento con i ns. Consorzi, focalizzato alla definizione di quattro temi fondamentali per la stabilità dell’intermediazione nel canale
Allo stesso il consorzio UDIAL tramite i suoi consulenti fiscali, sta monitorando con grande attenzione tutti i provvedimenti governativi relativi a possibili agevolazioni, con riduzioni o ANNULLAMENTI, di ogni tipo di scadenza tributaria, fiscale e contributiva. Inoltre speriamo di ottenere quanto prima una speciale Cassa Integrazione in deroga mirata alla nostra categoria. Gli unici provvedimenti questi che potranno, in questo critico momento, aiutare le ns aziende.
L’impegno dello Stato è fondamentale che deve, RIPETO, non spostare, ma ANNULLARE parte se non tutte le tasse che sono già distruttive di loro. Speriamo poi che anche la famosa Unione Europea, CHE STANDO AI TRATTATI IN ESSERE, HA L’OBBLIGO A FRONTE DELLE CALAMITA’ CHE CI HANNO COLPITO (E SOTTOLINIAMO OBBLIGO) DI INTERVENIRE CON OGNI MEZZO, SOPRATTUTTO FINANZIARIO, E NON SOLO DI AUTORIZZARCI, CONCEDERCI, COME FOSSE UNA MANCIA, AD AUMENTARE IL NOSTRO DEBITO. UNA POSIZIONE, UN MODO DI AGIRE CHE TROVO ASSURDO, INCONCEPIBILE ED OFFENSIVO PER IL NOSTRO PAESE.
Ma i fattori decisivi che ci permetteranno di superare questi gravosi ostacoli saranno quelli della nostra pazienza, fiducia e coesione.
Pazienza nell’attendere gli sviluppi della situazione adoperandoci a rispettare le indicazioni delle Autorità.
Fiducia nel sapere che la ripresa arriverà, sperando di non perdere del tutto la stagione estiva.
Coesione: il consorzio UDIAL manterrà ferma la sua progettualità e sarà pronta a sostenere i propri soci, investendo con un PIANO STRAORDINARIO in materiale di servizio (Frigovetrine di ultima generazione) e incentivi economici sul mercato per fidelizzare e acquisire nuovi clienti, fare la differenza sul mercato e rilanciarci tutti insieme nel modo più opportuno.
E allora cari amici, motivati, fiduciosi uniti per la ripresa: è questo il fermo desiderio di tutti, per il bene della nostre aziende e delle nostre famiglie.
Antonio Argentieri